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Qualsiasi disciplina può essere esercitata come mestiere oppure come scelta, amandola e quindi svolgendo una missione.
Ci riempie di commozione fare la presentazione di un libro che tratta di cefalometria e di gnatologia, insieme, in ambito ortognatodontico.
La cefalometria gnatologica e la gnatologia cefalometrica sono i perni su cui si poggia una diagnosi che sia legata ai tempi, cioè interdisciplinare e completa.
Legata ai tempi noi intendiamo una diagnosi che tenga conto di quella che sarà I 'evoluzione del paziente, da quando lo prendiamo in considerazione fino alla fine dei suoi giorni, nel suo insieme.
Capiamo benissimo e vogliamo sottolineare, che in questo testo è illustrato anche un buon riferimento alla cefalometria postero-anteriore, sapendo che la percentuale di disturbi cranio-mandibolari che si rilevano, secondo le più accreditate statistiche, a livello mondiale, sono legati, per il 50%, a dissimmetrie di struttura.
Inutile dire, quindi, che l 'ortodonzia che si propone di praticare non è l 'ortodonzia dello spostamento dei denti, ma è l 'ortodonzia del collocamento delle basi ossee e dei .supporti dell'osso alveolare, in modo che i denti vadano in quella posizione predeterminata dal trattamento basale del paziente e viceversa, per andare ad un'occlusione organica (secondo il triangolo gnatologico, al centro del quale notiamo sempre il cervello).
Vogliamo rispettare per quanto possibile le regole che cultori della gnatologia, cioè di una disciplina che è da considerarsi tale in tutte le sue parti, quindi completa, ci suggeriscono avendo messo a punto tutti gli strumenti teorici e pratici grazie ai quali possiamo fare un 'ortognatodonzia, nel vero significato della parola.
Noi non vogliamo polemizzare con coloro che vorrebbero come termine la parola “ortodontia” per indicare “ l ”ortognatodonzia soltanto perché nel vocabolario anglosassone (che non è certo quello di Dante) non esistono termini adeguati per definire una disciplina così importante e così complessa, e quindi così affascinante, come “l'ortognatodonzia”.
A noi risulta che tutta la medicina abbia preso i termini latini per indicare l 'anatomia nei suoi vari aspetti terminologici e concettuali: forse che la nostra disciplina non è medica e quindi i termini non possono essere gli stessi della disciplina medica?
Per semplice apertura mentale e per cultura, siamo dell'avviso, quindi, che, chiunque sappia impostare la sua disciplina senza dimenticare o, peggio ancora, senza cancellare quali sono le determinanti importanti della funzione masticatoria, ne abbia tutto il merito nell'aver valutato tutti gli aspetti di questa disciplina.
Questo modo di procedere rappresenta un grosso sforzo analitico e sintetico.
Concludendo, quindi, mi è gradito segnalare questo testo, come testo importante dal punto di vista filosofico e, ancora più importante, dal punto di vista pratico.
Ognuno può avere le sue opinioni e certo, in questo libro, notiamo opinioni ben speci?che, alcune forse da noi non condivise completamente.
Noi condividiamo i principi e la filosofia espressa in questo testo, che non può che essere la garanzia di utile apprendimento.
Il contenuto del libro può essere applicato sia nella ricerca clinica, sia nella pratica quotidiana dallo specialista, che non si accontenterà di fare il “meccanico”, ma vorrà applicare gli strumenti terapeutici meccanici, seguendo una filosofia completa in quanto tratta forma e funzione.
Auguro a chi ha lavorato nel comporre l 'opera, cioè all 'autore e a tutti coloro che hanno pensato di fare cosa utile traducendolo in lingua italiana, la dovuta soddisfazione del loro lavoro, con una soddisfacente diffusione dell'opera ed il successo dei suoi contenuti.
Prof. Dott. Pietro Bracco
Parte 1: Teoria e principi
Capitolo I. Il meccanismo dinamico dello scheletro maxillo-facciale
	Caratteristiche morfologiche distintive dello scheletro cranio-facciale nelle malocclusioni scheletriche
	Meccanismo dinamico del cranio maxilla-facciale
	Meccanismo dinamico della base neurocranica
	Sistema dinamico di suture scheletriche ed articolazioni
	L'importanza dell'osso temporale nella dinamica del sistema cranico scheletrico
	Crescita del mascellare basata sul meccanismo dinamico
	Crescita mascellare in rapporto al movimento di flesso-estensione della base cranica
	Rotazione laterale della mascella
Capitolo 2. Dinamica dello scheletro maxilla-facciale e della crescita mandibolare
	Rapporto tra ereditarietà e crescita del cranio maxillo-facciale
	Importanza dei fattori funzionali
	Movimento mandibolare e crescita
	Rapporto tra dimensione verticale e crescita mandibolare
	Funzione occlusale e crescita
	Meccanismo di sviluppo della anormalità di crescita
Capitolo 3. Ruolo della discrepanza posteriore nello sviluppo della malocclusione scheletrica
	Discrepanza e malocclusione
	Il significato della discrepanza posteriore
	Meccanismo di regolazione a feedback nello sviluppo della malocclusione scheletrica
	Meccanismo di regolazione a feedback nello sviluppo della mesiocclusione scheletrica
	Compensazione dentale - Il concetto errato di compensazione dentale
	Meccanismo di regolazione a feedback nello sviluppo della distocclusione scheletrica
Capitolo 4. Piano Occlusale e Occlusione funzionale
	Ortodonzia e Occlusione funzionale
	Dinamica dello Scheletro Maxillo-facciale e Occlusione
	Obbiettivi del trattamento ortodontico
	Occlusione Funzionale e Piano Occlusale
	Interferenza Molare e Discrepanza posteriore
	Piano Occlusale e Posizione Mandibolare
Capitolo 5. Le caratteristiche della malocclusione e le morfologie dello scheletro cranio-facciale
	Piano occlusale e morfologia della Denture Frame
	Basi per un'armoniosa morfologia scheletrica
	Piano occlusale di un individuo con occlusione normale
	Effetto dei cambiamenti del piano occlusale sulla Denture
	Approccio ortodontico alla Denture Frame
	Analisi della Denture Frame
	FH-MP
	PP-MP
	OP-MP
	OP-MPPP-MP
	AB-MP
	A’P’
	A’6’
	A’6’/A’-P’
	Denture frame dei denti frontali superiori ed inferiori e la misurazione dell'inclinazione e posizione dei molari
	Materiale dentale
	Tipi scheletrici e Malocclusioni
	Cl III scheletrica iperdivergenle
	Cl III ipodivergente
	Cl ll iperdivergente
	Cll lipodivergente
	Capitolo 6. Diagnosi della malocclusione
	Analisi della guida anteriore
	Relazione tra piano occlusale e inclinazione incisale
	Analisi della posizione mandibolare
	Posizione di riferimento (RP)
	Posizione intercuspidazione (ICP)
	Posizione di riferimento terapeutica (TRP)-Posizione mandibolare come obiettivo del trattamento
	Posizione terapeutica finale (TEP)
	Analisi del supporto posteriore
	Analisi della guida posteriore
	Caratteristiche
	Qualità
	Quantità
	Simmetria
	Inclinazione
	Riproducibilità
	Stabilità retrale
	Click o scroscio
	Condizione legamentosa
	Problemi muscolari
Capitolo 7. Diagnosi di discrepanza
	Discrepanza e malocclusione
	Svantaggi del concetto generalizzato di discrepanza
	Problemi occlusali dovuti alla discrepanza
	Affollamento e tipping mesiale del molare
	Protrusione dentale
	Dente incluso e difficoltà di eruzione
	Sovra eruzione
	Esame clinico di discrepanza posteriore
Capitolo 8. Trattamento ortodontico ed estrazione dentale
	Importanza di una estrazione dentale nel trattamento ortodontico
	Svantaggi dell`estrazioni premolari
	Vantaggi dell’estrazione molare nel trattamento ortodontico
	Estrazione del l° molare
	Estrazione del 2° molare
	Estrazione del 3° molare
	Precoce estrazione del germe del terzo molare inferiore (germectomia)
Capitolo 9. Obiettivi del trattamento ortodontico e principi guida
	Obiettivi del trattamento ortodontico
	Obiettivi di trattamento basati sulla dinamica dello scheletro maxillo-facciale
	Flessione - lpodivergenza
	Flessione - Iperdivergenza
	Estensione - Ipodivergenza
	Estensione – Iperdivergenza
	Ricostruzione del piano occlusale
	Rapporto tra dimensione verticale e posizione mandibolare
	Relazione tra supporto occlusale e ATM
	Recidiva e perdita del supporto occlusale
Parte 2: CLINICA
Capitolo I. L'uso del Moaw, Meaw e Daw nel trattamento ortodontico
Capitolo 2. Ricostruzione occlusale della Cl III
	Obiettivi del trattamento della malocclusione di Cl III
	Procedure di trattamento per la malocclusione di Cl III
	Caso clinico 1
	Caso clinico 2
Capitolo 3. Trattamento ortodontico dell’open bite
	Meccanismi comuni nello sviluppo di una Cl III e di un Open bite Scheletrico
	Obiettivo del trattamento nell'open bite
	Caso clinico 1
	Caso clinico 2
Capitolo 4. Ricostruzione occlusale della Cl III open
	Piano di trattamento per le classi III scheletriche open bite
	Caso clinico 1
	Caso clinico 2
	Caso clinico 3
Capitolo 5. Trattamento ortodontico delle asimmetrie
	Processo di sviluppo della dislocazione laterale mandibolare
	Trattamento ortodontico delle asimmetrie mandibolari
	Caso clinico 1
	Caso clinico 2
Capitolo 6. Trattamento ortodontico dell”affollamento_2ll
	Piano di trattamento
	Procedure del trattamento dell’affollamento
	Caso clinico 1
	Caso clinico 2
	Caso clinico 3
Capitolo 7. Trattamento ortodontico della mandibola retrognatica
	Obiettivi del trattamento nellaCl II
	Efficacia del doppio arco (DAW)
	Caso clinico1
	Caso clinico 2
Capitolo 8. Trattamento ortodontico di malocclusioni con disturbi articolari
	Relazione tra estrazione dei premolari con l'artrosi articolare
	L’eccessiva inclinazione linguale degli incisivi frontali superiori
	Carico articolare dovuto a perdita di supporto occIusale
	Interferenza nell’area molare dovuta alla discrepanza posteriore
	Obiettivi del trattamento della malocclusione con artrosi articolare
	Caso clinico 1
	Caso clinico 2
APPENDICE
BIBLIOGRAFIA
INDICE ANALITICO
CURRICULUM AUTORE
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