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Fluttuanti nei loro barattoli di vetro, i gemelli siamesi ci osservano. Sembrano custodire il segreto di un antico enigma, il mistero del corpo umano, che ci ostiniamo a pensare definitivo e determinato. Ma qui i preparati che riposano silenziosi nelle teche ci mostrano una realtà differente: quella del corpo impazzito, divenuto campo di battaglia, multiforme e imprevedibile. Ci raccontano la terribile, selvaggia fantasia del morbo, e la storia di quegli scienziati che hanno dedicato la loro vita a comprendere e sconfiggere la malattia.
In questo libro, il lettore viene letteralmente preso per mano e accompagnato a osservare le meraviglie del Museo di Anatomia Patologica “Morgagni” che, oltre a raccogliere documenti e scritti di Giovanni Battista Morgagni, ospita oltre 1500 preparati, a secco, in alcol o formalina, tannizzati; questi reperti non soltanto documentano i morbi e le disfunzioni più terribili, ma aprono anche una finestra su quello che significava essere ammalati due o trecento anni fa. Posti innanzi all’incredibile architettura della machina anatomica, non possiamo fare a meno di restare ammirati come bambini di fronte a uno strano marchingegno. Il corpo patologico, che con finezza di dettaglio ci viene mostrato in queste pagine, è un corpo libero, dimentico di ogni limite, in cui il passaggio della malattia lascia la carne scolpita e segnata in maniera imprevedibile fino a divenire incontro di scienza e arte. Ecco perché il Museo Morgagni è un luogo ricco non soltanto di storia e di medicina, ma anche del tipo più fertile di incanto, che lascia interdetti e perturbati.
Viaggiando sul doppio binario dell’approfondimento storico-scientifico e delle suggestioni artistiche e letterarie, i testi del curatore Ivan Cenzi si affiancano alle immagini di Carlo Vannini, in cui i preparati anatomici spiccano sul fondo nero rivelando una plastica e luminosa bellezza che nulla ha da invidiare alle opere dei più grandi maestri della scultura. Completano e arricchiscono l’opera le annotazioni museologiche e scientifiche a cura dell’unità di ricerca dell’Istituto di Anatomia Patologica di Padova (dott. Alberto Zanatta, dott. Fabio Zampieri, prof. Maurizio Rippa Bonati e prof. Gaetano Thiene).
Con questo volume la collana #BizzarroBazar, curata da Ivan Cenzi, giunge alla sua quarta pubblicazione. La serie, che comprende testi bilingue italiano-inglese, ha l’obiettivo di valorizzare ed esplorare alcune meraviglie nascoste della nostra penisola e stimolare la riflessione sul suo patrimonio artistico e culturale, donando al lettore quel senso di stupore e incanto che si prova entrando in una Wunderkammer. Protagoniste assolute sono le splendide fotografie di Carlo Vannini, uno dei fotografi d’arte più apprezzati del nostro paese, che si offrono come vera e propria guida alla visione.
La serie:
Dopo il primo volume dedicato alle Catacombe di Palermo, il secondo sul Cimitero delle Fontanelle di Napoli e il terzo sugli Ossari religiosi italiani, questo libro porta avanti la pubblicazione della collana #BizzarroBazar, curata da Ivan Cenzi. La serie, che comprende testi bilingue italiano-inglese, ha l’obiettivo di valorizzare ed esplorare alcune meraviglie nascoste della nostra penisola e stimolare la riflessione sul suo patrimonio artistico e culturale donando al lettore quel senso di stupore e di incanto che si prova a entrare in una Wunderkammer. Protagoniste assolute sono le splendide fotografie di Carlo Vannini, uno dei fotografi d’arte più apprezzati del nostro paese, che si offrono al lettore come vera e propria guida alla visione.
L'autore e curatore:
Ivan Cenzi è nato nel 1978 ad Asiago (VI). Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione a Siena e la specializzazione in Regia Cinematografica presso gli stabilimenti di Cinecittà, lavora come regista e produttore per Interzone Visions, società indipendente di cui è fondatore. Esploratore del perturbante e collezionista di curiosità, dal 2009 è curatore di #BizzarroBazar, blog dedicato a tutto ciò che è strano, macabro e meraviglioso, diventato nel giro di breve tempo il punto di riferimento italiano per questo genere di tematiche. Nel corso degli anni #BizzarroBazar si è occupato di wunderkammer, musei e collezioni anatomiche, storia del circo e delle fiere itineranti, scienza degli albori, fotografia, arte classica e moderna, musica, letteratura ma anche antropologia, tanatologia, psicologia, cinema, sessualità, humor ecc. La scrupolosa linea editoriale del blog cerca di evitare le fangose paccottiglie delle meraviglie da supermercato, così come i “misteri” televisivi (UFO, fantasmi, e via dicendo) dando invece risalto alla storia poco conosciuta di un’umanità che ha sempre fatto della diversità una forza creativa.
Il fotografo:
Carlo Vannini è il fotografo di tutti gli oggetti che fanno cultura: opere d’arte, reperti archeologici, restauri, strutture architettoniche, scorci urbanistici, ma anche manufatti senza nobiltà, però abitati da un forte senso della storia. Nasce a Reggio Emilia nel 1956, dove uno zio pittore e il padre decoratore lo avviano alla confidenza con i materiali artistici. Dopo una breve esperienza amatoriale, Carlo matura una forte passione per la riproduzione professionale di opere d’arte, che lo accompagna in coinvolgenti avventure di documentazione del restauro, con la progressiva acquisizione di tecniche fotografiche, quali ultravioletti, infrarossi, luce radente, luce trasmessa e luce a specchio. Dal 1983 realizza illustrazioni per cataloghi e fotografie pubblicitarie still-life ed è riconosciuto come uno dei maggiori fotografi d’arte in Italia.
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