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Insetti: da vecchia pratica a novel food
Pedrazzi, Simonini
Editore
SEU Roma
Anno
2016
Pagine
102
ISBN
9788865151181
23,00 €
I prezzi indicati possono subire variazioni poiché soggetti all'oscillazione dei cambi delle valute e/o agli aggiornamenti effettuati dagli Editori.

Entomofagia, ovvero la pratica alimentare del consumare insetti…è ciò che ci riserva il futuro?

Nel 2013 la FAO (Food and Agricolture Organization) ha pubblicato il “Report Edible Future prospects for food and feed security”, in cui si stima che la popolazione mondiale entro il 2050 raggiungerà i 9 miliardi di persone e che per nutrire tutti gli abitanti del pianeta la produzione di cibo dovrà incrementare del 60%.
È sicuramente una sfida ardua quella di cercare di garantire a tutti un adeguato apporto nutrizionale, in termini di qualità e sicurezza alimentare, anche perché nel mondo ci sono ancora circa 1 miliardo le persone che soffrono la fame e la malnutrizione e, per contro, sono 1 miliardo e 600 mila quelle che sono affette da sovrappeso e obesità, cioè da malnutrizione per eccesso. Siamo quindi di fronte ad un paradosso globale, il cibo scarseggia nonostante la sua abbondanza e l’enorme spreco in molte parti del pianeta. È lecito domandarsi quale sia lo stato attuale delle risorse disponibili e fino a che punto le stiamo sfruttando.

I cambiamenti climatici che stanno avvenendo e che sono previsti negli anni futuri, insieme alla scarsità di risorse idriche, stanno compromettendo seriamente la produzione e la disponibilità alimentare, cosi come l’aumento della produzione e del consumo di carne sta distruggendo la foresta, convertita a pascolo o a spazio per coltivare il foraggio del bestiame, responsabile di notevoli e ulteriori emissioni di gas serra. Esistono alternative produttive più rispettose dell’ambiente?

Forse, proprio gli insetti! In questo non vi è nulla di scandaloso: basti pensare che il consumo di insetti è una pratica alimentare molto antica, se ne hanno testimonianze nella Bibbia (Giovanni Battista mangiava cavallette nel deserto), nei testi di Aristotele, così come ancor oggi ci sono popolazioni che praticano l’entomofagia. Attualmente nel mondo sono circa 1900 le specie commestibili riconosciute dalla FAO e sono circa 2 miliardi le persone che utilizzano insetti come fonte di nutrimento in America centrale e meridionale, Africa, Asia e Australia. Gli insetti commestibili più consumati sono cavallette, termiti, formiche, coleotteri e falene.

Al contrario di quanto si pensa non sono molti gli insetti dannosi per l’ecosistema agroalimentare.
In realtà sono molte di più le specie che offrono una serie di “servizi ecologici” molto utili per il genere umano. Gli insetti, infatti, giocano un ruolo fondamentale come: - impollinatori nella riproduzione delle piante, - attraverso i processi di biodegradazione dei rifiuti (ad esempio sulla materia vegetale morta) fino a renderla substrato di crescita per funghi e batteri e migliorando la fertilità del terreno; - produttori di miele e seta; - produttori di componenti di cosmetici, coloranti alimentari, ecc.

Gli insetti sono gli animali che offrono la maggiore biodiversità in natura, nonostante siano anche la specie meno studiata. Gli insetti commestibili sono presenti in una grande varietà di habitat, dagli ecosistemi acquatici, alle terre coltivate, fino alle foreste.
L’utilizzo di insetti per l’alimentazione umana e la produzione di mangimi per gli animali da allevamento presenta diversi vantaggi per l’ambiente e per la salute oltre che un mezzo di sussistenza per il miglioramento delle condizioni socio-economiche di molti popoli del cosiddetto “Terzo Mondo”.
Gli insetti, infatti, presentano un’elevata efficienza di conversione nutrizionale, il loro allevamento richiede un minor consumo di acqua rispetto a quello del bestiame e la conseguente riduzione dell’emissione di gas serra. Per quanto riguarda il contenuto nutrizionale, in generale il loro apporto di proteine, lipidi e micronutrienti è buono, ma dipende dallo stadio vitale, dall’habitat e dalla dieta dell’insetto. Tuttavia è ormai accertato che gli insetti forniscono nutrienti e proteine di alta qualità paragonabili a quelli forniti dalla carne e dal pesce.

Saranno, perciò, questi piccoli animaletti a colmare almeno in parte la carenza di cibo nel nostro pianeta?

 

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