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Il volume nasce dall’osservazione che, anche in Medicina, non si possa fare a meno della conoscenza storica senza la quale non è possibile comprendere il presente. Piaghe, ferite e ulcere, presenti da sempre nella vicenda umana, ben si prestano ad uno studio storico in cui si esamina l’influenza che esse hanno esercitato nel corso di millenni, dai primordi ai giorni nostri. Gli Autori, dopo anni di approfondimento e di ricerca, ci accompagnano in un suggestivo ed ideale viaggio alla scoperta di antiche civiltà, di raffigurazioni artistiche, di testi di medicina antichi o di citazioni nelle Sacre Scritture o nei poemi omerici, così come ci fanno conoscere particolari o personaggi con piaghe poco conosciuti, fino a sottolineare le raffigurazioni che esprimono l’identità fra ferita e vulnerabilità umana. Non è una opera di erudizione ma un tributo a Maestri del passato, alle loro intuizioni, alla capacità di superare insuccessi e delusioni. È anche uno stimolo ad avvicinarci a queste patologie con l’umiltà che permette di condividere il dolore e la sofferenza.
Introduzione
La vulnologia: un nome una storia
Arcagato protovulnologo. Apoteosi e declino
La piaga nelle antiche civiltà
Le ferite nei poemi omerici
Una dolce terapia: il miele
L’argento in vulnologia e in medicina: apoteosi, alchimia, oblio, rinascita, declino, discussa risurrezione
La teoria umorale
Le piaghe nelle sacre scritture
Il bendaggio nella storia della vulnologia
Il medioevo
Il rinascimento
Dal ‘600 al ‘700
Gli scritti del ‘700 e sviluppi successivi
Dall’ ‘800 al ‘900 - tempi moderni
Piaghe e arte
Personaggi con piaghe
Il fallimento terapeutico: l’amputazione nella storia
Quando l’ulcera non guarisce: l’intervento del soprannaturale. Miracoli e santi protettori
Il Galata morente: riflessioni su dolore, sofferenza, vulnerabilità e fragilità umana
Conclusioni
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