Non ci sono recensioni
Il moderno panorama della traumatologia cosiddetta minore si è aperto con sempre maggiore attenzione a pratiche di trattamento funzionale dei traumi. Rispetto all’immobilizzazione totale prodotta dal bendaggio gessato, infatti, questi metodi favoriscono il recupero post-traumatico e permettono di praticare trattamenti di prevenzione e di riabilitazione muscoloscheletrica.
Gli strumenti più adatti per queste metodologie sono sistemi di contenzione che utilizzino tutori a immobilizzazione parziale o bendaggi dinamici capaci sia di proteggere le strutture motorie lesionate – riducendo le sollecitazioni della zona compromessa e preservando la normale funzionalità degli altri segmenti – sia di eliminare gli inconvenienti dell’inattività.
Il bendaggio funzionale soddisfa pienamente queste esigenze, particolarmente avvertite nel mondo dello sport. Questo bendaggio, infatti, consiste in una contenzione dinamica a immobilizzazione parziale in grado di sostenere e stabilizzare tra loro le componenti di un’articolazione rinforzando, scaricando o vicariando un’unità funzionale biomeccanica dell’apparato locomotore.
Il principale obiettivo del bendaggio funzionale è trattare lesioni traumatiche a evoluzione spontanea benigna: esiti di lesioni muscolari da trauma indiretto (distrazioni, stiramenti, contratture) o diretto (contusioni lievi), di lesioni traumatiche distorsive capsulolegamentose o, ancora, di lesioni miotendinee.
Nel volume Bendaggio funzionale in traumatologia ortopedica e sportiva, Claudio Zimaglia – fisioterapista e osteopata DOE, oltre che socio fondatore dell’AIFOS (Associazione Italiana Fisioterapisti per lo Sport) – descrive con estrema chiarezza ed efficacia più di settanta differenti esempi di applicazione del bendaggio funzionale, illustrati da più di mille fotografie. La descrizione di ciascun bendaggio è corredata da:
- puntuale indicazione della struttura muscoloscheletrica in trattamento
- chiaro e sintetico elenco dei materiali utilizzati (bende adesive o coesive, elastiche e anelastiche di ultima generazione)
- precise informazioni sulle indicazioni, in particolare nell’ambito della prevenzione e riabilitazione in ambiente sportivo
- sequenze esaustive di fotografie per illustrare i singoli passaggi
Elementi di teoria
del bendaggio funzionale
. . . . . . . 1
Tecniche di base . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
Indicazioni, precauzioni,
controindicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . 4
Materiali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
Salvapelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
Benda elastica non adesiva . . . . 7
Benda elastica adesiva . . . . . . . . 7
Benda coesiva di fissaggio . . . . 8
Benda coesiva ad alta resistenza 8
Nastro adesivo anelastico . . . . . 8
Nastro coesivo anelastico . . . . . 9
Benda in
mousse
o schiuma
di gomma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
Crema idratante . . . . . . . . . . . . . 9
Lametta o rasoio . . . . . . . . . . . . 9
Forbici di Lister . . . . . . . . . . . . . 10
Arto superiore
. . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Articolazione acromioclavicolare . . . 12
Stabilizzazione per una lesione
a “tasto di piano” . . . . . . . . . . 13
Articolazione glenomerale . . . . . . . . 14
Bendaggio di base con benda
adesiva elastica . . . . . . . . . . . . . . 15
Bendaggio di base con nastro
adesivo elastico . . . . . . . . . . . . . . 19
Stabilizzazione e rinforzo
in nastro del bendaggio di base 23
Stabilizzazione e rinforzo
a incrocio del bendaggio di base 27
Stabilizzazione e rinforzo
del bendaggio di base in nastro 29
Scarico, contenzione e guida
del movimento . . . . . . . . . . . . . . 31
Limitazione dell’abduzione
e della rotazione esterna . . . . . . 35
Stabilizzazione e limitazione
della rotazione esterna . . . . . . . 37
Articolazione del gomito . . . . . . . . . . 46
Scarico e limitazione
dell’estensione . . . . . . . . . . . . . . . 47
Stabilizzazione e limitazione
dell’estensione . . . . . . . . . . . . . . . 51
Stabilizzazione, limitazione
dell’estensione
e della supinazione . . . . . . . . . . . 55
Scarico muscolare e tendineo . . 57
Muscolo supinatore . . . . . . . . . . . . . . 60
Scarico muscolare . . . . . . . . . . . . 61
Articolazione radiocarpica. . . . . . . . . 64
Bendaggio di base . . . . . . . . . . . . 65
Limitazione dell’estensione
su bendaggio di base . . . . . . . . . 69
Sostegno e limitazione
dell’estensione . . . . . . . . . . . . . . . 71
Limitazione della flessione
su bendaggio di base . . . . . . . . . 79
Limitazione della flessione
VIII
BENDAGGIO FUNZIONALE IN TRAUMATOLOGIA ORTOPEDICA E SPORTIVA
su bendaggio di base in nastro . 81
Limitazione della flessione . . . . 85
Articolazioni metacarpofalangee . . . 88
Scarico e protezione del pollice 89
Stabilizzazione del pollice . . . . . 93
Limitazione e stabilizzazione
di abduzione ed estensione
del pollice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
Stabilizzazione delle dita
della mano . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
Limitazione dell’estensione
e della flessione delle dita . . . . 111
Articolazioni interfalangee
prossimali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112
Stabilizzazione laterale. . . . . . . . 113
Stabilizzazione e limitazione
della flessione . . . . . . . . . . . . . . . 115
Arto inferiore
. . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
Muscoli mediali della coscia . . . . . . . 118
Scarico e limitazione
di abduzione, estensione
e rotazione esterna . . . . . . . . . . . 119
Muscolo quadricipite del femore . . . 120
Scarico muscolare mediante
bendaggio compressivo . . . . . . . 121
Muscolo retto del femore . . . . . . . . . 124
Scarico, sostegno
e guida del movimento . . . . . . . 125
Muscoli posteriori della coscia . . . . . 128
Scarico muscolare mediante
bendaggio compressivo . . . . . . . 129
Scarico, sostegno
e guida del movimento . . . . . . . 135
Muscoli posteriori
e articolazione del ginocchio . . . . . . 138
Scarico muscolare con benda
a X, presa in carico
dell’articolazione satellite. . . . . . 139
Articolazione del ginocchio . . . . . . . . 140
Bendaggio di base . . . . . . . . . . . . 141
Bendaggio di base
con benda coesiva . . . . . . . . . . . . 145
Stabilizzazione del legamento
collaterale su bendaggio
di base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147
Scarico e stabilizzazione
con rinforzo sui legamenti
collaterali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149
Limitazione dell’estensione,
sostegno per i legamenti
collaterali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153
Sostegno del legamento
crociato anteriore . . . . . . . . . . . . 159
Limitazione dell’estensione . . . . 161
Ricentramento della rotula . . . . 163
Scarico del tendine rotuleo
con cuscinetto . . . . . . . . . . . . . . . 165
Scarico del tendine rotuleo
con nastro adesivo anelastico . . 167
Scarico del tendine rotuleo
con nastro adesivo elastico . . . . 169
Sostegno del tendine rotuleo. . . 171
Muscoli posteriori della gamba. . . . . 172
Scarico muscolare mediante
bendaggio compressivo . . . . . . . 173
Articolazione tibiotarsica . . . . . . . . . 178
Bendaggio di base . . . . . . . . . . . 179
Bendaggio di base
di contenzione . . . . . . . . . . . . . . 183
Bendaggio di base con benda
elastica coesiva . . . . . . . . . . . . . . 185
Bendaggio veloce con
stabilizzazione del retropiede . . 187
Stabilizzazione del retropiede
e sostegno per il comparto
laterale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 191
Sostegno mediante benda
anelastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
Stabilizzazione del retropiede . . 205
Sei sicuro di voler eseguire questa azione?